Questo romanzo conferma il talento di Laura Rocca, di cui apprezzo la cura del dettaglio, nulla è casuale, niente viene trascurato, ogni cosa ha il sapore della verità, ogni riga mostra la passione e la dedizione con cui si dedica al nobile mestiere della scrittura. Lo stile è fluido e chiaro, il ritmo a volte più pacato, a volte più incalzante; importanti i personaggi secondari che animano la narrazione, danno vita a scenari nuovi e creano suspense.
Sono follemente innamorata della prosa di questa scrittrice perché è delicata, fluida, frizzante e semplice, ogni parola, frase del manoscritto tocca il cuore dei lettori scaturendo in questi un mix di emozioni.
Laura Rocca ha saputo fare un’accurata analisi intimistica delle personalità dei due protagonisti donando loro la giusta forza e ponendo l’accento su quanto sia importante essere sempre se stessi e combattere per le proprie idee e la propria unicità.
Un romanzo scritto con intelligenza e passione, che tramite una storia d’amore, trasmette un messaggio forte e chiaro che, se recepito da tutti renderebbe il mondo un posto migliore.
I suoi libri non sono semplici storie d’amore ma contengono sempre concetti e spiegazioni che, quando alla fine concludi il libro, ti fanno sentire arricchito proprio a livello culturale. Con i suoi libri sogni ma impari anche tante cose. E questo non è poco.
Penso che Laura Rocca abbia un dono, una capacità fuori dal normale di partorire storie non scontate, che parlano della vita vera, di temi veri, di problematiche vere. Dall’amore per se stessi, all’accettazione di se stessi, passando per tematiche più delicate. E con questo romanzo, Strike a chord, è stata la volta dell’accettazione della diversità.
Un libro dal quale si può imparare molto, che parla di dolore, di rimpianto, ma anche di occasioni, di rinascita, del saper cogliere le opportunità solo se riusciamo a superare le nostre paure, ad avere il coraggio di essere felici, perché per esserlo a volte bisogna compiere delle scelte davvero molto, molto coraggiose.
Lo stile di Laura Rocca è ironico e scorrevole, l'autrice ci porta a conoscere questi due personaggi così diversi eppure così vividi agli occhi del lettore. Così ci si ritrova a tifare per loro affinché riescano a ottenere la felicità che entrambi meritano.
I limiti dimorano nella testa di chi li ha, nelle azioni di chi se li impone, negli occhi di chi li vuole vedere e nelle parole di chi non vuol sperare.
A gennaio del 2015 sognavo di pubblicare il mio primo libro. Allora nessuno conosceva Le Cronistorie degli Elementi. In tanti mi hanno sconsigliato di auto pubblicarmi, mi dicevano che sognavo troppo in grande, che senza un editore alle spalle non sarei andata da nessuna parte. A oggi posso raccontare che Il mondo che non vedi è fisso dalla data di pubblicazione nella classifica fantasy di Amazon Kindle e che è stato letto da migliaia di persone, come anche i seguiti. Non dare ascolto a chi ti dice che i tuoi sogni sono troppo grandi: esistono solo i limiti che ci imponiamo noi stessi, trovare il coraggio di abbatterli è doveroso. Senza sogni non si vive, si esiste e basta.